Un Jukebox in console ?

"Mi puoi mettere quella traccia per favore ?". Nulla di strano, fin da quando esiste il concetto di festa, chiedere al dj di mettere un disco o una hit a cui si è particolarmente affezionati è del tutto lecito (se chiesto gentilmente, ovvio). È sempre successo, sì, ma una volta ogni tanto.

Il panorama musicale moderno in cui ci troviamo fornisce agli utenti una molteplicità di strumenti per ascoltare musica quali il podcast ed il live streaming. Con queste piattaforme e le relative app (Spotify, SoundCloud, Apple Music ecc.) unite all'infrastruttura tecnologia mondiale che permette una connessione rapida ed immediata da ogni dove, risulta molto semplice ascoltare un determinato brano, quando, come e dove si vuole.

Questo "potere" fa sentire gli utenti onnipotenti, ahimè anche nei locali. Ogni anno che passa mi rendo sempre più conto che un giovane entra in discoteca pensando di essere lui "il salvatore del divertimento altrui", lui sa cosa piace alla gente e che dischi vanno messi. Se una discoteca ha una console "a livello pista" e dunque i clienti possono accedere in modo relativamente comodo alla postazione del dj, si creano delle vere e proprie file di persone (e giuro che mi è successo) per chiedere, spesso con insolenza, allo stesso dj-jukebox una moltitudine di tracce anche di generi completamente scoordinati tra loro. Cosa che fino a qualche anno fa sarebbe stata impensabile.

Quello che forse i giovani d'oggi non capiscono è che quello che facciamo noi dj lo facciamo con un criterio, seguiamo una scaletta mentale di generi e tracce per dare il meglio e far divertire la pista (bruciare tutte le hit i primi 10 minuti che si sale in console è una follia, penso sia ovvio). Fidatevi di noi, sappiamo fare quello che facciamo.

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